STATUTO DI ITALIA SOVRANA il popolo al primo posto PRINCIPI GENERALI
Art. 1 — Finalità
- È costituito il Movimento Politico “ITALIA SOVRANA il
popolo al primo posto”
- Esso si ispira al principio di diritto naturale
dell’autodeterminazione dei popoli, universalmente
riconosciuto, per assicurare gli interessi politici,
culturali, sociali e il benessere economico del popolo
italiano. Scopo primario del Movimento è il conseguimento
della sovranità politica dell'Italia, nel contesto
geopolitico internazionale delle nazioni e dei Popoli
dell’area euromediterranea, da realizzare con mezzi
ispirati ad un indipendentismo democratico e pacifico.
Art. 2 – Attività
- L’oggetto sociale consiste nella realizzazione di ogni
attività politica, culturale, educativa e sociale al fine
di assecondare e sostenere la storica aspirazione del
popolo italiano e sarà realizzato con l’ausilio e con il
consenso di tutti gli Italiani che vorranno liberamente
aderire a detto progetto politico per la difesa dei diritti
degli Italiani.
Il Movimento è contrario ad ogni forma di nazionalismo
basato su concetti di razza, origine etnica, confessione o
simile discrimine.
Art. 3 – Emblema
- L‘emblema del Movimento ITALIA SOVRANA il popolo al primo
posto è rappresentato da:
"Cerchio contornato da tre semi cerchi e precisamente uno
di colore verde, uno di colore Bianco ed uno di colore
Rosso, contenente al proprio interno uno sfondo
blu/azzurro, al centro l'immagine della dea della Giustizia
di colore bianco che mantiene nella mano destra la bilancia
della giustizia, e nella sinistra una spada, all'interno
dell'emblema in alto decentrato verso destra la frase di
colore bianco " il popolo al primo posto" mentre al centro
dell'emblema la scritta "ITALIA" di colore verde con
ombreggiatura nera, e "SOVRANA" di colore bianco con
ombreggiatura rossa.
- Tale simbolo, sarà usato come contrassegno per tutti i
tipi di elezione e competizioni elettorali con le modifiche
e/o aggiunte che si riterranno necessarie allo scopo, tra
le quali anche l’aggiunta di possibili varianti.
Art. 4 - Adesione al Movimento
Modalità di adesione
- L’adesione al Movimento è libera e volontaria. Sono
iscritti al Movimento coloro i quali, essendo interessati
alle finalità istituzionali, allo spirito e agli ideali a
cui si ispira, ne sottoscrivono lo Statuto, impegnandosi a
rispettarlo e ad osservare tutte le norme e i regolamenti
interni.
- Possono iscriversi coloro i quali hanno compiuto sedici
anni e sono in possesso dei requisiti di onorabilità
previsti ai sensi dell’articolo 13 del D.Lgs 24/02/1998 n.
58 ed eventuali successive modifiche e integrazioni.
- L’iscrizione è valida per 12 mesi a partire dal
versamento della quota. Il rinnovo dell’iscrizione va
perfezionato attraverso il pagamento annuale della quota
con decorrenza dal giorno dell'avvenuto versamento.
- Le quote di iscrizione e di adesione quale sostenitore
vengono determinate annualmente dal competente organo.
- Non possono essere iscritti coloro i quali fanno parte di
altri movimenti o partiti politici, o enti di qualsiasi
natura a carattere segreto o le cui finalità sono contrarie
a norme imperative o all’ordine pubblico.
- La domanda di iscrizione è presentata dall’aspirante
aderente nelle forme e modalità stabilite con regolamento
attuativo dal Movimento.
- Sono previste due distinte categoria di aderenti: gli
iscritti militanti, e referenti territoriali.
- Gli iscritti sono coloro che intendono partecipare
attivamente alla vita democratica del Movimento, secondo i
principi e i valori contenuti nel presente statuto, in
tutte le sue forme di rappresentazione interna ed esterna.
- Per le suddette categorie vengono istituiti due distinti
registri contenenti rispettivamente l’elenco ufficiale
degli iscritti.
Art. 5 – Diritti e doveri degli iscritti
Gli iscritti nell’apposito registro hanno diritto di:
- concorrere alla formazione della proposta politica del
Movimento e alla sua attuazione mediante l’elezione diretta
del segretario e degli organi elettivi previsti dal
presente Statuto;
- essere informati ai fini di una partecipazione
consapevole alla vita del Movimento, attraverso i canali di
comunicazione ufficiali del Movimento;
- avere attraverso la partecipazione ai Circoli del
Movimento una sede permanente di confronto e di
elaborazione politica;
- proporre la propria candidatura alle cariche elettive
previste dal presente Statuto se sono iscritti da almeno un
anno e non sono stati sottoposti ad alcuna delle sanzioni
di cui all’art.8;
- partecipare alle consultazioni interne a loro riservate
quali referendum, consultazioni e forum telematici;
- proporre la propria candidatura per la partecipazione
alle consultazioni elettorali, secondo le norme previste
dal presente Statuto e le disposizioni approvate dagli
organi direttivi del Movimento;
- ricorrere all’organismo di garanzia qualora si ritengano
violate le norme del presente Statuto.
Gli iscritti nell’apposito registro hanno il dovere di
- contribuire al finanziamento del Movimento attraverso il
versamento regolare della quota annuale di iscrizione; in
caso di mancato rinnovo, l’iscritto perde le prerogative ad
esso attribuite dal presente Statuto e dai regolamenti e
qualora intenda successivamente riprendere a partecipare
alla vita del Movimento dovrà presentare una nuova domanda
di iscrizione sottoposta all’iter di approvazione previsto.
- partecipare attivamente alla vita democratica del
Movimento;
- contribuire a diffondere la proposta politica del
Movimento favorendo la partecipazione e l’adesione di nuovi
iscritti;
- rispettare lo Statuto, le cui violazioni possono dare
luogo alle sanzioni previste, coerentemente con la
dichiarazione sottoscritta al momento dell’iscrizione;
indicare all’atto dell’iscrizione, il Circolo al quale
intende aderire, motivando la scelta, se diversa da quella
assegnata in base alla collocazione territoriale
dell’iscritto.
Art. 6 – Sanzioni
- Tutti gli iscritti sono tenuti a rispettare le norme del
presente Statuto e le deliberazioni assunte dagli organi
dirigenti, ivi comprese le norme derivanti da regolamenti
approvate ai sensi del presente Statuto. In caso di
comportamento difforme, che rechi pregiudizio agli scopi o
al patrimonio del Movimento, saranno applicate agli
iscritti, in funzione della gravità del comportamento o
della sua reiterazione le seguenti sanzioni:
- Richiamo Verbale;
- Censura scritta;
- Sospensione;
- Decadenza;
- Espulsione dal Movimento.
- Dette sanzioni sono comminate dalla camera di Regia, su
segnalazione dei membri del direttivo.
- La qualità di iscritto si perde, inoltre, in caso di
recesso volontario e per morosità ovvero per mancato
rinnovo della quota associativa. In tal caso nulla sarà
dovuto a titolo di rimborso di quanto versato nelle casse
del Movimento.
Art. 7 - Organi di ITALIA SOVRANA il popolo al primo posto
Sono organi del Movimento;
- Il Congresso nazionale
- L’Assemblea nazionale e il suo Presidente;
- La Direzione nazionale;
- Il Segretario politico/Segreteria
- Il Tesoriere;
- La Commissione dei Revisori;
- La Commissione disciplinare;
- La Commissione di Garanzia (Area Legale).
- Camera di Regia
Art. 8
– Il Congresso nazionale
- Il Congresso nazionale, è convocato dal Presidente
dell’Assemblea nazionale in via ordinaria ogni tre anni o,
in via straordinaria, qualora ne facciano richiesta per
fondati motivi almeno un terzo degli iscritti al 31
dicembre del precedente anno solare.
Esso è valido previa comunicazione sul sito web
istituzionale del Movimento almeno un mese prima
dell’inizio dei lavori congressuali. Nell’atto di
convocazione vengono indicati i nomi del Presidente, del
Segretario organizzativo del Congresso e dei componenti la
Commissione di Garanzia.
- Possono partecipare con diritto di voto i delegati eletti
nei congressi di distretto secondo le modalità previste dal
relativo regolamento. Possono essere eletti delegati gli
iscritti da almeno un anno alla data di celebrazione del
congresso ed in regola con il pagamento della quota anche
per l’anno solare corrente.
- Il numero totale dei delegati da eleggere viene
determinato secondo i valori di riferimento riportati nella
tabella seguente, in funzione del numero degli iscritti da
almeno un anno alla data di celebrazione del congresso ed
in regola con il pagamento della quota anche per l’anno
solare corrente. Detta tabella può essere rimodulata con
regolamento della Direzione nazionale.
Fino a 1000 iscritti 400 delegati.
Da 1001 a 5000 iscritti 600 delegati.
Da 5001 a 10000 iscritti 800 delegati.
Oltre 10000 iscritti 1000 delegati.
- Qualora il numero di iscritti risulti uguale o inferiore
a 400, tutti gli iscritti da almeno un anno alla data di
celebrazione del congresso ed in regola con il pagamento
della quota anche per l’anno solare corrente, assumono il
titolo di delegato e viene meno la necessità di procedere
alla loro elezione.
- Il Congresso elegge il Segretario mediante scrutinio
segreto. Risulta eletto il candidato che riporta il maggior
numero di voti. In presenza di un solo candidato è
possibile, su proposta del Presidente del Congresso,
procedere alla sua proclamazione per acclamazione.
- A ciascun candidato alla carica di Segretario è associata
una lista di candidati all’Assemblea nazionale. I seggi
all’Assemblea nazionale verranno ripartiti tra le liste in
modo proporzionale al numero di voti ricevuti da ciascuna
lista, secondo l’ordine di inserimento nella lista. Al
candidato eletto Segretario è comunque garantita la
maggioranza assoluta dei seggi dell’Assemblea nazionale
mediante un premio di maggioranza pari almeno al 55%.
- Analogamente a ciascun candidato alla carica di
Segretario è associata anche una lista di candidati
all’Esecutivo dell’organizzazione giovanile. Per
l’assegnazione dei seggi si seguono le stesse regole
previste nel precedente comma.
- Le modalità di svolgimento del congresso sono stabilite
da apposito regolamento elaborato dalla Direzione
nazionale. Devono comunque essere previste garanzie di pari
opportunità tra i generi e di rappresentanza delle
minoranze. Per le elezioni degli organi previsti dal
presente Statuto non è ammesso voto per delega.
Art. 9
– L’Assemblea Nazionale
- L’Assemblea nazionale è eletta dal Congresso nazionale.
L’Assemblea nazionale e la Direzione nazionale hanno
competenza in materia di indirizzo della politica del
Movimento, di organizzazione e funzionamento di tutti gli
organismi dirigenti nazionali.
- L’Assemblea nazionale esprime indirizzi sulla politica
del Movimento attraverso il voto di mozioni, ordini del
giorno, risoluzioni, secondo le modalità previste dal suo
Regolamento, sia attraverso riunioni plenarie, sia
attraverso Commissioni permanenti o temporanee.
- Il Regolamento dell’Assemblea nazionale, predisposto dal
Presidente e dalla Direzione nazionale, è approvato
dall’Assemblea nazionale con il voto favorevole della
maggioranza assoluta dei suoi componenti.
- L’Assemblea è convocata ordinariamente dal suo Presidente
almeno una volta ogni sei mesi. In via straordinaria deve
essere convocata dal suo Presidente se lo richiedano almeno
un quinto dei suoi componenti.
- L’Assemblea nazionale è composta da un quinto del numero
di delegati al Congresso che la elegge. Ne fanno parte di
diritto i Segretari distrettuali e un numero di iscritti
eletti a cariche pubbliche non superiore ad un quarto del
componenti l’Assemblea, con priorità assegnata in base alla
popolazione di riferimento dell’istituzione in cui sono
stati eletti e al numero di voti da essi riportati.
- L’Assemblea nazionale nella sua prima riunione
– presieduta dal
membro più anziano
– elegge a scrutinio segreto il proprio Presidente. Nel caso in
cui nessun candidato abbia conseguito nella prima votazione un numero di voti almeno
pari alla maggioranza dei componenti, si procede immediatamente a una seconda
votazione, sempre a scrutinio segreto, di ballottaggio tra i due candidati più votati.
- Il Presidente dell’Assemblea nazionale resta in carica
per la durata del mandato dell’Assemblea. L’Assemblea
nazionale può, su mozione motivata, approvata con il voto
favorevole della maggioranza assoluta dei suoi componenti,
sfiduciare il Presidente e procedere a nuova elezione ai
sensi dell’art. 12 bis.
- Sempre nella prima riunione l’Assemblea nazionale elegge
a scrutinio segreto la Direzione nazionale, secondo le
modalità previste dal suo regolamento.
Art. 10 – Direzione nazionale
- La Direzione nazionale concorre con l’Assemblea nazionale
alla definizione degli indirizzi della politica del
Movimento e ne verifica l’attuazione. Essa, ai sensi del
proprio Regolamento, approvato con il voto favorevole della
maggioranza assoluta dei suoi componenti, assume le proprie
determinazioni attraverso il voto di mozioni, ordini del
giorno, risoluzioni politiche e svolge la sua funzione di
controllo attraverso interpellanze e interrogazioni al
Segretario e ai membri della Segreteria.
- La Direzione nazionale è composta da un numero di membri
pari ad un quinto dei componenti dell’Assemblea nazionale
che la elegge.
- Sono membri di diritto della Direzione nazionale: il
Presidente nazionale; il Vicepresidente; il Segretario
Nazionale; il Vicesegretario; il Tesoriere; il massimo
dirigente del Movimento Giovanile, del Movimento Femminile
e del Movimento Anziani, se costituiti e attivi. Sono
inoltre membri di diritto un numero di presidenti di gruppi
parlamentari o gruppi consiliari non superiore ad un quarto
del totale, con priorità assegnata in base alla popolazione
di riferimento dell’istituzione in cui sono stati eletti
- La Direzione nazionale può dar vita a suoi organi interni
per organizzare la propria attività.
- La Direzione nazionale è presieduta dal Presidente
dell’Assemblea nazionale, che la convoca almeno una volta
ogni tre mesi. In via straordinaria deve essere convocata
dal Presidente se lo richiedano il Segretario o almeno un
quinto dei suoi componenti.
Art. 11 – Segretario e Segreteria nazionale
- Il Segretario nazionale rappresenta il Movimento, ne
esprime l’indirizzo politico sulla base della piattaforma
approvata al momento della sua elezione. Il Segretario ha
la rappresentanza legale del Movimento a tutti gli effetti
di legge, nei rapporti con i terzi ed anche in giudizio.
Sottoscrive tutti gli atti amministrativi compiuti dal
Movimento; può aprire e chiudere conti correnti bancari e
postali a firma dello stesso e/o del tesoriere. Può
conferire deleghe, generali o speciali, dei propri poteri.
Al Segretario è affidato il coordinamento delle attività
dei distretti al fine di armonizzarle con le attività di
ambito nazionale.
- Se il Segretario cessa dalla carica prima del termine del
suo mandato, l’Assemblea può eleggere un nuovo Segretario
per la parte restante del mandato ovvero determinare lo
scioglimento anticipato dell’Assemblea stessa.
- L’Assemblea nazionale può, su mozione motivata, approvata
con il voto favorevole della maggioranza assoluta dei suoi
componenti, sfiduciare il Segretario.
Se il Segretario si dimette per un dissenso motivato verso
deliberazioni approvate dall’Assemblea o dalla Direzione
nazionale, o se viene sfiduciato, l’Assemblea può eleggere
un nuovo Segretario per la parte restante del mandato con
la maggioranza dei due terzi dei componenti. A questo fine,
il Presidente convoca l’Assemblea per una data non
successiva a trenta giorni dalla presentazione delle
dimissioni. Nel caso in cui nessuna candidatura ottenga
l’approvazione della predetta maggioranza il Presidente
avvia le procedure per la convocazione del Congresso che
dovrà svolgersi entro 90 giorni dalle dimissione o dal voto
di sfiducia.
- Il Segretario nazionale in carica non può essere rieletto
qualora abbia ricoperto l’incarico per un arco temporale
pari a due mandati pieni (fatta eccezione di una esplicita
richiesta dell'assemblea nazionale).
- Il Segretario nazionale è titolare della concessione
all’uso del simbolo del Movimento, di cui al comma 2
dell’art. 3 del presente Statuto, e ne gestisce l’utilizzo,
anche ai fini dello svolgimento di tutte le attività
necessarie alla presentazione delle liste nelle tornate
elettorali.
- Il Segretario nazionale può designare uno o due
Vicesegretari di cui uno Vicario e delegare loro alcune
funzioni.
- La Segreteria nazionale è l’organo collegiale che
collabora con il Segretario ed ha funzioni esecutive. Essa
è composta da non più di sette membri, nominati dal
Segretario, che dà comunicazione della nomina in una
riunione della Direzione nazionale convocata con specifico
ordine del giorno. Il Segretario può revocare la nomina dei
componenti della Segreteria. Tale revoca deve essere
comunicata e motivata in una riunione della Direzione
nazionale.
La Segreteria è convocata dal Segretario, che è tenuto a
dare pubblicità alle decisioni assunte.
Ulteriori nomine relative ad altre funzioni esecutive
esterne alla Segreteria debbono essere comunicate alla
Direzione nazionale.
- La Segreteria è convocata dal Segretario, che è tenuto a
dare pubblicità alle decisioni assunte.
- Ulteriori nomine relative ad altre funzioni esecutive
esterne alla Segreteria debbono essere comunicate alla
Direzione nazionale.
Art. 11-bis
– Cessazioni precedenti al Congresso
- Il Presidente per delega o l’Assemblea nazionale per
elezione, possono nominare, all’inizio del mandato
congressuale, un Vicepresidente che subentra al Presidente
in carica in caso di dimissioni o di cessazione per
qualunque causa dello stesso. Qualora non sia presente
alcun Vicepresidente, la Direzione delibera a maggioranza
dei suoi componenti una o più candidature tratte dai
componenti dell’Assemblea nazionale e le sottopone alla
stessa per l’elezione. Il Presidente così eletto o il
Vicepresidente subentrato alla carica di Presidente restano
in carica fino al successivo Congresso.
- In caso di cessazione, per dimissioni o per qualunque
ragione di uno o più componenti dell’Assemblea nazionale,
questa viene reintegrata nel suo numero da una delibera
dell’Assemblea nazionale in cui viene o vengono nominato/i
per cooptazione il o i componenti della stessa allo scopo.
I nuovi componenti decadono insieme agli altri componenti
alle scadenze congressuali.
- Parimenti sono nominati dall’Assemblea nazionale, con
scadenza al successivo Congresso, le altre figure
istituzionali cessate prima della scadenza del mandato,
quali i probiviri, i revisori o il tesoriere.
- Qualora uno o più componenti della Direzione vengano a
cessare per dimissioni o per qualunque altra ragione, la
Direzione, a maggioranza dei restanti componenti,
propongono un pari numero di candidature all’Assemblea
nazionale per il reintegro del numero dei suoi componenti.
I componenti della Direzione così eletti decadono insieme
ai restanti componenti alla scadenza del mandato
congressuale.
- Le votazioni di cui al presente articolo, in caso di
presenza di numero pari tra i votanti, sono valide o con la
maggioranza assoluta degli aventi diritto al voto, o, in
presenza di figure apicali, con il voto favorevole delle
stesse figure, ovvero il Presidente per la Direzione e
l’Assemblea nazionale, anche in caso di parità.
- Qualora le dimissioni o cessazioni raggiungano la metà
del numero dei componenti, l’organo collegiale decade e si
convoca il Congresso, nelle cui more le funzioni
dell’organo collegiale sono avocate al Segretario politico.
Art. 12 - Camera di regia
- La camera di regia sarà composta da membri del Direttivo
nazionale, e da iscritti che hanno dimostrato spiccate
capacità favorendo la crescita del Movimento.
Il compito della Camera di regia sarà quello di valutare
strategie, opportunità, azioni ed iniziative che riguardino
il Movimento sul tutto il territorio Nazionale.
- I membri voteranno a maggioranza semplice i singoli
provvedimenti.
- Il Direttivo nazionale avrà facoltà di sostituire i
membri della Camera di regia, qualora si avvisasse
comportamenti lesivi per Movimento.
Art. 13 - Articolazioni del Movimento
DISTRETTI
- La Direzione nazionale, in funzione del numero e della
distribuzione territoriale degli iscritti, al fine di
consentire un più funzionale organizzazione della vita
associativa del Movimento, ne definisce il numero e il loro
ambito territoriale.
- Sono organi del Distretto: l’assemblea distrettuale, la
Direzione distrettuale, il Segretario distrettuale, il
Tesoriere nominato dal Segretario.
- Il funzionamento degli organi dirigenti, la loro
composizione e le modalità di elezione sono stabilite dalla
Direzione nazionale in termini analoghi ai corrispondenti
organi di livello nazionale.
I Distretti sono a loro volta articolati su base
territoriale in Circoli.
- In caso di gravi inadempienze degli organi dirigenti del
Distretto il Segretario nazionale ha facoltà di
commissariare, con atto motivato e per un periodo non
superiore a sei mesi, detti organi.
Art. 14 – Circoli
- La partecipazione degli iscritti alla vita del Movimento
è affidata ai Circoli Essi rappresentano l’articolazione
territoriale di base del Movimento, il luogo della
percezione della realtà, del confronto con i problemi
reali, della discussione tra gli iscritti, e quindi il
luogo dove inizia l’elaborazione politica. Il Circolo è
anche il terminale politico e organizzativo del Movimento,
la emittente più diretta della comunicazione verso la
comunità di riferimento, la sede del coinvolgimento attivo
nella comunità e della comunità.
- Il Circolo fa capo al Distretto competente per territorio
e da esso dipende per le proprie attività amministrative e
contabili.
- Ciascun iscritto, al momento della sua adesione, è
inserito nel circolo di riferimento della comunità a cui
appartiene. L’iscritto può comunque richiedere, anche
successivamente, l’inserimento in altro Circolo. Su tale
richiesta decide la Direzione nazionale.
- Gli iscritti non residenti in Italia sono inseriti in un
unico Circolo degli italiani all’estero, sotto la
giurisdizione di un distretto apposito.
- L’istituzione di un nuovo Circolo è proposta dal
Segretario del Distretto competente per territorio, che a
tal fine presenta alla Direzione nazionale una richiesta
motivata. La Direzione nazionale decide su tale richiesta
nella prima Riunione successiva ai 15 giorni dalla data di
presentazione. In caso di approvazione della richiesta la
Direzione nazionale stabilisce l’ambito territoriale di
competenza del nuovo Circolo e dei Circoli che insistevano
sul medesimo territorio.
- Sono organi del Circolo l’Assemblea degli iscritti, il
Segretario e il Tesoriere nominato dal Segretario.
- Il funzionamento degli organi dirigenti, la loro
composizione e le modalità di elezione sono stabilite dalla
Direzione nazionale in termini analoghi ai corrispondenti
organi di livello nazionale.
- In caso di gravi inadempienze degli organi dirigenti del
Circolo Distretto il Segretario distrettuale ha facoltà di
commissariare, con atto motivato e per un periodo non
superiore a sei mesi, detti organi.
Art. 15
– Organizzazione giovanile
Italiani Liberi, consapevole del prezioso contributo delle
giovani generazioni alla vita politica, promuove la
partecipazione delle stesse alle attività del Movimento,
favorisce la formazione ideale e politica dei suoi giovani
iscritti e sostenitori e, per tali ragioni, può riconoscere
con regolamento di funzionamento l’esistenza di
un’organizzazione interna al Movimento secondo quanto
previsto al successivo art. 27.
Art. 16
– Gestione economica del Movimento
Il Tesoriere
- Il Tesoriere è l’amministratore delle attività economicofinanziarie del Movimento. Esso viene eletto dall’Assemblea
nazionale con il voto favorevole della maggioranza assoluta
dei suoi componenti su proposta del Segretario nazionale.
- Il Tesoriere cura l’organizzazione amministrativa,
patrimoniale e contabile del Movimento nel rispetto del
principio di economicità della gestione, avendo cura di
assicurare l’equilibrio della gestione finanziaria.
- Annualmente il Tesoriere provvede alla redazione del
bilancio consuntivo e bilancio consolidato di esercizio
–
stato patrimoniale, conto economico e nota esplicativa
conformemente alle disposizioni dettate dal codice civile
in materia di partiti politici. Provvede altresì alla
stesura del bilancio preventivo.
- Il bilancio consolidato di esercizio è composto dai
singoli bilanci consuntivi presentati entro e non oltre il
primo marzo dai tesorieri di distretto e dai tesorieri
delle organizzazioni collegate.
- Il bilancio consuntivo e il bilancio consolidato sono
approvati dalla Direzione nazionale con la maggioranza
assoluta dei voti entro il 31 marzo, mentre il bilancio
preventivo entro il 31 dicembre di ogni anno.
- Per l’espletamento di tale incarico può farsi coadiuvare
da un numero di iscritti non inferiori a tre unità, scelti
tra i rappresentanti dei circoli, che andranno a formare il
comitato di tesoreria, presieduto dallo stesso Tesoriere.
Detto comitato può avvalersi di consulenti ed esperti
esterni.
Art. 17 – Patrimoni e finanze del Movimento
- Il Movimento non ha fini di lucro.
- Gli iscritti hanno l’obbligo di contribuire al
sostentamento del Movimento attraverso il pagamento di una
quota di iscrizione annuale, la cui misura è stabilita di
anno in anno dagli organi competenti secondo il modello
organizzativo.
- Il patrimonio è costituito altresì dalle elargizioni
volontarie degli associati e/o di terzi privati siano essi
persone fisiche o giuridiche, corrisposte sotto qualsiasi
forma e con modalità diverse. Possono essere accettate
donazioni e legati di beni mobili e immobili, proventi di
natura patrimoniali e contribuzioni pubbliche, con
particolare riguardo al gettito derivante dalle scelte dei
contribuenti in seno alla dichiarazione dei redditi e alle
norme vigenti in materia di agevolazioni fiscali.
- Tutti gli introiti del Movimento sono devoluti
esclusivamente al conseguimento dell’oggetto sociale.
Art. 18 - Autonomia patrimoniale e gestionale
- La struttura organizzativa nazionale e tutte le
articolazioni territoriali previste dallo Statuto hanno una
propria autonomia patrimoniale.
- Ciascuna struttura organizzativa risponde esclusivamente
degli atti e dei rapporti giuridici da essa posti in essere
e non è responsabile per gli atti compiuti dalle altre
articolazioni.
- Sono destinati alle articolazioni territoriali, nella
misura stabilita annualmente dalla Direzione nazionale, i
contributi degli eletti nelle Amministrazioni locali di
pertinenza, i proventi del tesseramento, così come ogni
altra risorsa di autofinanziamento a livello locale.
- La ripartizione di eventuali fonti di finanziamento
pubblico derivate da disposizioni di legge sarà
disciplinata da apposito regolamento.
Art. 19 – Regolamento per la contabilità
- La Direzione nazionale approva il regolamento per la
contabilità della struttura nazionale e delle articolazioni
territoriali.
Art. 20 - Consultazioni elettorali, candidature, eletti
Partecipazione alle consultazioni elettorali
- Il Movimento può partecipare a tutte le competizioni
elettorali ritenute politicamente opportune. Ogni
competenza sulle consultazioni amministrative, regionali,
statali, europee, sia sul profilo delle decisioni
politiche, sia su quello delle candidature ed ogni altro
aspetto organizzativo, spetta unicamente alla Direzione
nazionale, sentito il parere del Segretario nazionale e,
nel caso di elezioni amministrative, dei Segretari dei
Distretti interessati.
- Per ogni tornata elettorale la Direzione Nazionale nomina
il responsabile della campagna elettorale, che potrà
avvalersi di un comitato elettorale nazionale e di comitati
elettorali distrettuali.
- Il Movimento si candida alle elezioni amministrative di
preferenza con simbolo e candidato sindaco proprio. Quando
non ci sono le condizioni per tale presenza è possibile
anche la presentazione di una lista civica chiaramente
riconducibile al Movimento, con il nostro simbolo nelle sue
parti essenziali, o chiaramente richiamato, secondo quanto
stabilito all’art. 3 dello Statuto.
- In casi eccezionali è consentita la presentazione di
candidati indipendenti di “Italia Sovrana il popolo al
primo posto” all’interno di altre liste, purché queste
siano esclusivamente liste civiche non riconducibili in
alcun modo a partiti italiani.
- In ogni caso il logo da depositare alle elezioni
amministrative deve essere concordato con la Direzione
nazionale.
- La lista può presentare sindaco comune o allearsi in
coalizioni strettamente civiche, nelle quali non sono
riconoscibili forze politiche o personale politico dei
partiti italiani. Ogni decisione eccezionalmente diversa
sarà di competenza della Direzione nazionale.
- Se lo richiedono ragioni di opportunità politica il
candidato sindaco può anche non essere iscritto a Italia
Sovrana il popolo al primo posto. Per le stesse ragioni è
possibile che iscritti a Italia Sovrana il popolo al primo
posto siano individualmente candidati in liste civiche
apparentate.
- È esclusa invece qualunque possibilità di concorrenza
politica a una lista o a un candidato di Siciliani Liberi
da parte di qualunque iscritto al Movimento.
- È esclusa parimenti ogni candidatura o partecipazione
elettorale da parte di iscritti al Movimento, anche in
comuni nei quali il Movimento non è presente, se non previa
deliberazione da parte degli organi competenti del
Movimento stesso.
- Il programma amministrativo è di competenza
dell’assemblea degli iscritti residenti nel Comune
interessato, previo parere favorevole del candidato
sindaco, ove espressione del nostro Movimento, restando
sempre ogni diritto di integrazione, rettifica e veto da
parte degli organismi centrali del Movimento.
Art. 21 – Modalità di selezione dei candidati
- Tutti i candidati di Italia Sovrana il popolo al primo
posto a cariche elettive sono selezionati tra gli iscritti
al Movimento. È possibile la presenza di candidati
indipendenti che comunque si riconoscono nei valori
espressione del Movimento. Il numero di candidati
indipendenti non deve essere superiore a un terzo delle
candidature espresse.
- Per le cariche di Sindaco e di Presidente della regione
gli aspiranti alla candidatura devono presentare richiesta
alla Direzione distrettuale di riferimento per i sindaci e
alla Direzione nazionale per il presidente della regione,
corredata dalla firme di un numero di elettori iscritti
pari ad un decimo degli aventi diritto.
- In presenza di più richieste di candidatura si procederà
alla votazione tra tutti gli elettori iscritti al
Movimento, secondo le modalità previste dal regolamento.
- I candidati ad ogni tipo di consultazione devono
presentare un breve curriculum, professionale e politico e
un certificato di casellario giudiziario da sottoporre agli
organi competenti prima della loro accettazione. A questa
regola devono attenersi anche i candidati indipendenti.
- L’approvazione della lista dei candidati, fatto salvo il
diritto di veto da parte degli organi centrali del
Movimento, spetta nelle elezioni amministrative
all’assemblea degli iscritti e, dove espressione del nostro
Movimento, al parere del candidato Sindaco. I criteri di
accettazione o di diniego devono essere quelli statutari di
competenza, onorabilità e affidabilità politica.
- Il diritto di elettorato attivo spetta, nelle
consultazioni amministrative, agli iscritti residenti nel
Comune di appartenenza.
- Il diritto di elettorato passivo spetta a tutti gli
iscritti al Movimento e, fra i candidati indipendenti, a
tutti coloro che sono in possesso dei requisiti per
l’iscrizione al Movimento.
Art. 22 – Doveri degli eletti
- Gli eletti si impegnano a collaborare lealmente con gli
altri esponenti del Movimento per affermare le scelte
programmatiche e gli indirizzi politici comuni.
- Gli eletti hanno il dovere di contribuire al
finanziamento del Movimento versando alla tesoreria una
quota pari ad un decimo dell’indennità e degli emolumenti
derivanti dalla carica ricoperta. Il mancato o incompleto
versamento del contributo previsto dal Regolamento, è causa
di incandidabilità a qualsiasi altra carica istituzionale
da parte del Movimento, nonché dei provvedimenti
disciplinari di cui al Regolamento previsto all’art. 28 del
presente Statuto.
- Gli eletti hanno il dovere di rendere conto
periodicamente agli elettori e agli iscritti della loro
attività attraverso i canali di comunicazione ufficiali del
Movimento.
- Se nelle competenze discrezionali degli eletti ricade la
nomina di organi tecnici o amministrativi, di presidenze di
Enti o di membri di consigli di amministrazione, di
consulenti e professionisti, gli eletti si impegnano a
seguire criteri di competenza, merito e comprovata capacità.
- Essi devono inoltre richiedere che all’intera procedura
di selezione sia data la massima pubblicità.
- I gruppi di Italia Sovrana il popolo al primo posto nelle
assemblee elettive di ogni livello istituzionale sono
tenuti ad approvare e a rendere pubblico un Regolamento di
disciplina della loro attività.
Art. 23 – Garanzie
Principi generali e regole di partecipazione interna alla
vita del Movimento
- Il Movimento politico Italia Sovrana il popolo al primo
posto è una libera associazione, laica e aconfessionale,
attraverso la quale i cittadini e le cittadine iscritti
concorrono, con metodo democratico, a determinare la
politica nazionale.
- Italia Sovrana il popolo al primo posto è un Movimento
fondato sui principi di piena libertà e rispetto della
dignità della persona, di libera espressione di sé e del
proprio pensiero. Riconosce e rispetta il pluralismo
culturale e la diversità di posizioni politiche al suo
interno ed esterno come parte essenziale della propria vita
civile e democratica; riconosce e tutela la pari dignità
sociale dei suoi iscritti come valore formale e sostanziale
senza distinzione di sesso, di origine etnica, di lingua,
di religione, di opinione, di condizioni personali e
sociali.
- Italia Sovrana il popolo al primo posto promuove e
favorisce la massima partecipazione degli iscritti alle
decisioni d’indirizzo politico del Movimento, alle cariche
elettive interne e pubbliche in condizioni di eguaglianza e
secondo il principio delle pari opportunità.
Art. 24 – Rappresentanza delle minoranze e parità dei sessi
- Nell’avanzare proposte e soluzioni per il governo e la
gestione della “Nazione Italia”, il Movimento Italia
Sovrana il popolo al primo posto propone programmi
politici nel pieno rispetto del pluralismo interno che si
esprime direttamente attraverso le modalità di elezione
diretta di tutti gli organi previsti dal presente Statuto.
Al fine di assicurare, ad ogni livello territoriale e di
governance interna, una corretta rappresentanza delle
minoranze, il Movimento adotta sistemi di elezione
improntati al principio proporzionale.
- Il Movimento Italia Sovrana il popolo al primo posto si
impegna a rimuovere gli ostacoli che limitano la pari
opportunità dei sessi nella partecipazione politica attiva:
per il raggiungimento di detto scopo favorisce, al proprio
interno ed a tutti i livelli rappresentativi ed esecutivi
previsti (quali assemblee e direzioni), la presenza di
genere nelle liste, pena la loro invalidazione da parte
degli organismi di garanzia. Favorisce la parità fra i
generi nelle candidature per le assemblee elettive e
persegue l’obiettivo del raggiungimento della parità fra
uomini e donne anche per le cariche interne ed
istituzionali.
Art. 25 – Sistema informativo: comunicazione interna ed esterna. Formazione
politica
- Al fine di favorire la partecipazione interna alla vita
democratica e la conoscibilità esterna della propria azione
politica, il Movimento si avvale di un Sistema di
comunicazione basato sulle tecnologie ed i canali
telematici offerti dalla rete internet. Il Movimento,
attraverso un proprio portale web, favorisce per questa via
il trasferimento di informazioni e la partecipazione
costante al dibattito interno da parte dei propri iscritti,
nonché la possibilità di fare proposte e di concorrere,
anche mediante sistemi di consultazione online, alle
attività poste in essere dagli organismi dirigenti del
Movimento e dai suoi rappresentanti eletti a vario livello.
- L’organizzazione ed il coordinamento della comunicazione
esterna sono affidati al Direttivo Nazionale, che a tal
fine può procedere all’istituzione di gruppi di lavoro ed
annesse nomine.
- Italia Sovrana il popolo al primo posto, al fine di
promuovere la crescita umana, culturale e professionale dei
propri iscritti, dirigenti ed eletti alle cariche
istituzionali, organizza e incentiva la realizzazione di
attività di studio e formazione ad ogni livello, secondo
modalità e sistemi utili a favorire la crescita del
Movimento.
- Italia Sovrana il popolo al primo posto garantisce il
rispetto della vita privata e la protezione dei dati
personali dei propri aderenti, acquisendone il consenso ai
sensi dell’ex art. 13 D.Lgs n. 196/2003 per il trattamento
dei dati e del Regolamento UE 2016/679, affinché i propri
dati personali siano trattati dall’associazione Italia
Sovrana il popolo al primo posto, in persona del legale
rappresentante pro tempore, presso la sede legale, in
qualità di Titolare del trattamento. Questi potrà avvalersi
di volta in volta delle articolazioni competenti per
territorio in qualità di responsabili esterni del
trattamento. I dati verranno trattati per il perseguimento
delle legittime finalità statutarie, nonché per quelle ad
esse connesse, collegate e strumentali. Il trattamento sarà
effettuato con modalità manuali ed informatizzate. I dati
non verranno pubblicati né diffusi a terzi, salva
l’eventuale acquisizione del consenso esplicito
dell’interessato e sempre fatti salvi eventuali obblighi di
legge. L’interessato potrà in ogni momento esercitare i
diritti di cui agli artt. 15 (accesso), 16 (rettifica), 17
(cancellazione), 18 (limitazione di trattamento), 19
(notifica in caso di cancellazione), 20 (portabilità dei
dati), 22 (processi decisionali automatizzati relativi a
persone fisiche) del Regolamento, nonché il diritto,
qualora il trattamento sia basato sul consenso, di
revocarlo in qualsiasi momento senza pregiudicare la
liceità del trattamento sinora effettuato.
Art. 26 – Limitazioni all’uso del simbolo di Italia Sovrana il popolo al primo posto
- L’uso del simbolo di Italia Sovrana il popolo al primo
posto viene concesso per le finalità del Movimento al
Segretario politico pro-tempore, dai detentori del diritto
ed è soggetto a revoca da parte degli stessi nei casi
previsti dai successivi commi.
- I candidati ufficiali nelle varie consultazioni
elettorali possono utilizzare il simbolo del Movimento con
la correttezza e le modalità d’uso sancite dal Codice Etico
dei candidati approvato dalla Direzione del Movimento;
- I singoli iscritti possono utilizzare il simbolo previa
autorizzazione della competente struttura locale del
Movimento, rilasciata su loro motivata richiesta;
- Eventuali casi di utilizzo del simbolo da parte di
iscritti al di fuori dei suddetti sono suscettibili di
sanzioni disciplinari da parte dei competenti organi;
- Eventuali casi di utilizzo del simbolo da parte di
persone o di gruppi non aderenti al Movimento sono
suscettibili di denuncia alla magistratura da parte del
rappresentante legale del Movimento.
- L’autorizzazione all’uso può essere revocata dai
detentori del diritto qualora vengano violate le
disposizioni di cui sopra. In caso di mancato esercizio,
poi, da parte del Segretario politico che lo detiene del
suddetto dovere di vigilanza nei termini anzidetti e sul
corretto utilizzo del simbolo, i detentori del diritto
possono in qualsiasi momento revocarne la titolarità
mediante comunicazione ufficiale inibendone qualsiasi forma
di utilizzo da parte del Movimento.
Art. 27 –Movimenti – Fondazioni Associazioni
- Formazioni associative, Movimento Giovanile
– Movimento
Femminile
– Movimento Anziani: le formazioni associative e i movimenti che si
ricollegano al Movimento operano sulla base dei rispettivi regolamenti di
funzionamento, approvati dalla Direzione nazionale del Movimento.
- Fondazioni: al fine di attivare forme di collaborazione e
iniziative comuni tra rappresentanti del Movimento e
rappresentanti di realtà ed esperienze sociali, culturali e
professionali esterne, si possono costituire enti non
profit e/o fondazioni come punto di riferimento e di
impegno su temi e problemi di primario interesse. La
Direzione nazionale emana le direttive per la loro
costituzione, il loro finanziamento e per lo svolgimento
della loro attività.
Art. 28 – Garanzie statutarie
Sezione A
– Organo di disciplina interna e sanzioni disciplinari
- Le misure disciplinari sono comminate dalla Direzione
nazionale in funzione di organo disciplinare.
- La Direzione nazionale, per atti, comportamenti e
compimento di azioni contro lo Statuto e o nei confronti di
uno o più iscritti, atti di indisciplina che comportino
gravi conseguenze politiche, può quindi disporre, in caso
di urgente necessità, la sospensione dell’iscritto a titolo
cautelativo. In tal caso deve immediatamente deferire
l’iscritto alla commissione disciplinare.
- Contro la decisione disciplinare della Direzione
l’interessato può ricorrere alla Commissione di Garanzia.
- La Direzione nazionale, può dichiarare la cessazione
dell’appartenenza al Movimento degli iscritti che si
presentino come candidati alle consultazioni elettorali in
liste o collegamenti diversi da quelli approvati dagli
organi competenti.
-Contro la dichiarazione della Direzione l’interessato può
ricorrere alla Commissione disciplinare
- Le misure disciplinari sono:
a) il richiamo: è una dichiarazione scritta e motivata di
deplorazione e di biasimo ed è inflitta per lievi
trasgressioni;
b) la sospensione: è inflitta per trasgressioni ai doveri
morali e politici che l’appartenenza al Movimento comporta.
Essa non può superare la durata di dodici mesi; la
sospensione superiore a tre mesi adottata con decisione
definitiva dalla Commissione disciplinare comporta la
decadenza dalle cariche di Movimento.
c) l’espulsione: l’espulsione è inflitta per gravi
violazioni dei doveri morali e politici che arrechino grave
pregiudizio al Movimento. L’espulsione è comunicata al
Circolo di appartenenza e/o al Distretto provinciale.
- L’espulsione può essere resa pubblica con decisione
dell’organo giudicante.
Sezione B
– la Commissione disciplinare
- Oltre la Direzione nazionale cui spetta l’esercizio della
potestà disciplinare, è organo disciplinare del Movimento
la Commissione disciplinare che è composto da 3 componenti
effettivi e 2 supplenti.
- La Commissione disciplinare su segnalazione della
Direzione nazionale e/o della Segreteria politica, vigilano
sulla corretta applicazione delle norme statutarie e dei
regolamenti, nonché sull’esistenza di situazioni personali
di iscritti o componente degli organi statutari eticamente
non conformi ai principi ed interessi del Movimento che
evidenzino o possano determinare un conflitto di interessi
con lo scopo sociale e l’attività oppure lederne l’immagine
o condizionarne l’operato.
- la Commissione disciplinare è composta da membri del
Direttivo Nazionale, eletti dall’Assemblea Nazionale.
- Il Direttivo nazionale avrà facoltà di sostituire i
membri della Camera di regia, qualora si avvisasse
comportamenti lesivi per Movimento.
Sezione B/bis
– la Commissione di Garanzia
- La Commissione di Garanzia ha il compito di:
a) vigilare sul corretto svolgimento del Congresso
nazionale e dei Congressi distrettuali;
b) svolgere le funzioni di organo disciplinare di seconda
istanza.
- I componenti della Commissione di Garanzia sono in numero
di tre e sono nominati dal Direttivo nazionale.
- Il Presidente della Commissione di Garanzia è eletto al
proprio interno a maggioranza semplice.
- La nomina a membro della Commissione di Garanzia comporta
per la durata del mandato l’incompatibilità con
l’accettazione di ogni incarico elettivo esecutivo di
Movimento a livello provinciale o nazionale.
- L’accettazione degli incarichi considerati incompatibili
nel comma precedente, o la preesistenza degli stessi
all’elezione, comporta la decadenza dall’incarico di membro
della Commissione di Garanzia.
- In caso di decadenza o dimissioni la Commissione viene
integrata dall’Assemblea nazionale su proposta del
Presidente.
Sezione C
– Promozione del procedimento disciplinare e gradi di giurisdizione
- La Commissione disciplinare di prima istanza può
procedere d’ufficio.
- Contro la decisione della Commissione disciplinare è
ammesso il ricorso alla Commissione di Garanzia che decide
in via definitiva.
- La Commissione disciplinare, per gravi e motivate
ragioni, può dichiarare la provvisoria esecuzione della
decisione. La Commissione di Garanzia può, su ricorso,
sospendere l’esecuzione.
- È garantita la difesa dell’iscritto sulla base del
principio della contestazione degli addebiti e del
contraddittorio.
- Il Presidente di Commissione contesta agli interessati
gli addebiti con ogni mezzo di comunicazione scritta e in
via telematica ritenuto più idoneo.
- La Commissione disciplinare emette la decisione entro il
termine di 30 giorni dal ricevimento della denuncia o della
segnalazione.
- In caso di mancata decisione entro i termini previsti dai
precedenti comma, la competenza a decidere è devoluta alla
Commissione di Garanzia.
- Sono prive di qualsiasi effetto le decisioni prese dalla
Commissione disciplinare dopo il decorso dei termini
previsti dai precedenti comma 6 e 7.
- Qualora la Commissione di Garanzia non emetta la
decisione entro i 60 giorni dal ricevimento della denuncia,
la stessa si intende definitivamente archiviata.
- L’impugnazione delle decisioni della Commissione
disciplinare va, a pena di decadenza, proposta nel termine
di sessanta giorni dal ricevimento della comunicazione alla
Commissione di Garanzia.
- Il mancato ricorso contro la decisione della Commissione
disciplinare rende esecutiva la decisione.
Per la validità delle decisioni della Commissione
disciplinare o della Commissione di Garanzia è necessaria
la maggioranza assoluta dei componenti di ogni organo
giudicante.
Sezione D
– Commissariamenti, scioglimenti e poteri sostitutivi
- In casi di necessità e urgenza, di gravi e ripetute
violazioni delle norme dello Statuto, dei Regolamenti e
Direttive degli Organi di Movimento, ovvero nei casi di
impossibilità di esercitare le funzioni da parte
dell’organismo dirigente, il Segretario politico può
intervenire nei confronti delle strutture distrettuali e
territoriali adottando, sentito il parere della Direzione
nazionale, i provvedimenti di sospensione o revoca.
- Tali provvedimenti possono riguardare sia organismi
assembleari sia organi esecutivi, e possono includere
l’eventuale nomina di un organo commissariale.
- La sospensione, la revoca e il commissariamento devono
essere ratificati, a pena di nullità, dalla stessa
Direzione nazionale con il voto favorevole della
maggioranza assoluta dei componenti entro 30 giorni
dall’adozione del provvedimento.
- Entro un anno dall’adozione del provvedimento dovranno
essere ripristinati gli organismi statutari, in caso di
sospensione, oppure dovrà essere convocato il procedimento
ordinario di rinnovo dell’organo, in caso di revoca.
- Analoga funzione, nei confronti dei Circoli, è
attribuita, sentito il Segretario di Distretto
territorialmente competente, al Segretario politico, con la
medesima procedura prevista al comma 1.
- I provvedimenti di scioglimento e chiusura possono
concernere anche i Circoli, per le suddette violazioni.
- In caso di ripetute violazioni statutarie sulla medesima
materia o di gravi ripetute omissioni, con la medesima
procedura prevista ai commi 1 e 2 può essere nominato, nel
rispetto del pluralismo, un organo commissariale ad acta
per decidere sulle medesime materie per un periodo non
superiore a sei mesi.
- In presenza di irregolarità evidenti del tesseramento, il
Segretario politico promuove verifiche e, ove lo ritenga
necessario, sentito il parere della Direzione nazionale,
nomina commissari ad acta per la redazione delle anagrafi
dei singoli registri previsti dal presente statuto.
Art. 29 – Norme finali
Modifiche al presente Statuto, al simbolo e alla
denominazione del Partito
- Lo Statuto, il simbolo e la denominazione del Partito
possono essere modificati dall’Assemblea nazionale a
maggioranza assoluta dei componenti. L’iniziativa può
essere presa dalla Segreteria, e/o dalla Direzione
nazionale e/o dall’Assemblea nazionale nelle forme e con le
modalità previste per il funzionamento dei suddetti organi.
Art. 30 – Commissariamento e scioglimento
- L’Assemblea nazionale al fine di evitare un vuoto di
potere può nominare un Commissario reggente del Movimento
nel caso in cui il Congresso non riesca ad esprimere una
nuova segreteria, con gli stessi poteri spettanti al
Segretario ed alla Direzione.
- Lo scioglimento del Movimento e la devoluzione del
patrimonio residuo dell’ente ad associazioni con finalità
analoghe o per fini di pubblica utilità connessi alle
finalità sociali devono essere deliberati dall’Assemblea
nazionale straordinaria a maggioranza di 2/3 dei votanti
presenti.
Art. 31 – Disposizioni finali
- Tutte le cariche elettive sono gratuite.
- Ai componenti gli organi dirigenti del Movimento compete
solo il rimborso delle spese varie preventivamente
autorizzate secondo regolamento e documentate, qualora
previsto dalla natura dell’attività esercitata.
- Gli iscritti che ricoprono un ruolo ufficiale sul
territorio compete solo il rimborso delle spese varie
preventivamente autorizzate secondo regolamento e
documentate, qualora previsto dalla natura dell’attività
esercitata.
- L'assemblea di tutti gli iscritti potrà decidere con
votazione a maggioranza semplice, se disporre un contributo
di sussistenza ai dirigenti che daranno disponibilità
continua non potendo avere introiti da lavoro privato.
Art. 32 – Norma di chiusura
Per quanto non previsto dal presente Statuto valgono le
norme del codice civile e di legge vigenti in materia di
associazioni non riconosciute.